Gruppo Bilderberg: il piano per il 2010


Dal 14 al 17 maggio l’elite globale si è riunita in segreto in Grecia per la conferenza annuale del Bilderberg, tra la limitata e scoordinata attenzione dei media. Circa 130 degli individui più potenti del mondo si sono incontrati per discutere le questioni pressanti del giorno d’oggi e per decidere il corso dell’anno prossimo. L’argomento principale di discussione durante l’incontro di quest’anno è stata la crisi finanziaria globale, il che non ci ha sorpreso, considerato che l’elenco dei presenti alla conferenza comprende molti dei primari architetti della crisi, nonché coloro che sono pronti a “risanarla”.

L’ordine del giorno: la ristrutturazione dell’economia politica globale

Prima dell’inizio della conferenza il giornalista investigativo sul Bilderberg Daniel Estulin ha reso noto l’argomento principale dell’ordine del giorno, che gli era stato rivelato dai suoi informatori interni. Seppure tali resoconti non siano verificabili le sue fonti si sono dimostrate straordinariamente accurate in passato, al pari di quelle di Jim Tucker, il veterano investigatore del gruppo Bilderberg. Apparentemente l’argomento principale di discussione dell’incontro di quest’anno è stata la presa di posizione sulla crisi economica, in termini di intraprendere “una prolungata, agonizzante depressione che condanni il mondo a decadi di stagnazione, declino e povertà … oppure una depressione intensa ma più breve che apra la strada ad un nuovo ordine economico mondiale sostenibile, con meno sovranità ma maggiore efficienza”.

A seguire (nei commenti): la lista dei partecipanti all'incontro del Bilderberg Group.

Gli altri punti all’ordine del giorno comprendevano un piano per “continuare ad ingannare milioni di risparmiatori ed investitori che credono alla montatura di un presunto miglioramento dell’economia. Stanno per essere incastrati con perdite esorbitanti ed una grave sofferenza finanziaria nei mesi a venire” e “ci sarà una spinta finale per la promulgazione del Trattato di Lisbona, in attesa di un voto favorevole sul trattato da parte dell’Irlanda a settembre oppure ad ottobre“, [1] che darebbe all’Unione Europea enormi poteri sugli stati membri, rendendola essenzialmente un governo regionale sopranazionale, con ciascuno stato membro relegato ad uno status per lo più provinciale.

Poco dopo l’inizio delle riunioni, il giornalista investigativo sul Bilderberg Jim Tucker ha riferito che le sue fonti interne gli avevano rivelato che il gruppo avesse all’ordine del giorno “un piano per un dipartimento della sanità globale, un dipartimento del tesoro globale e una depressione abbreviata piuttosto che una lunga fase di contrazione economica”. Tucker ha riferito che il ministro degli esteri svedese ed ex primo ministro Carl Bildt, “ha fatto un discorso a sostegno della trasformazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in un dipartimento della sanità mondiale, nonché della trasformazione del FMI in un dipartimento del tesoro mondiale, entrambe le cose naturalmente con il patrocinio delle Nazioni Unite”. Tucker ha inoltre reso noto che “il segretario del tesoro Geithner e Carl Bildt sollecitavano una recessione più breve e non una di dieci anni … in parte perché una recessione di dieci anni danneggerebbe gli stessi industriali del gruppo Bilderberg, [che] per quanto vogliano avere un dipartimento globale per l’occupazione ed un dipartimento globale del tesoro, gli piace ancora far soldi e una recessione così lunga gli costerebbe un bel po’ di soldoni industrialmente parlando perché nessuno comprerebbe i loro giocattoli…. l’inclinazione è ad abbreviarla”. [2]

Dopo il termine delle riunioni, Daniel Estulin ha riferito che “una delle maggiori preoccupazioni del gruppo Bilderberg è il pericolo che il loro zelo per cambiare il mondo architettando il caos al fine di attuare il loro programma a lungo termine possa far sì che la situazione gli sfugga di mano e conduca infine ad uno scenario dove il Bilderberg e l’elite globale in generale sono sopraffatti dagli eventi e finiscono col perdere il controllo che esercitano sul pianeta”. [3]

Il 21 maggio scorso la Macedonian International News Agency [agenzia di stampa internazionale macedone] ha reso noto che “una nuova relazione del Cremlino sul misterioso gruppo del Bilderberg, che la scorsa settimana ha tenuto la sua riunione annuale in Grecia, afferma che le elite corporative, politiche e finanziarie dell’occidente sono riemerse dalla loro riunione segreta dopo aver raggiunto l’accordo che per poter continuare nel loro slancio verso un nuovo ordine mondiale dominato dai poteri occidentali, il dollaro USA deve essere ‘totalmente’ distrutto”. La stessa relazione del Cremlino avrebbe inoltre affermato che “la maggior parte delle elite più ricche dell’occidente hanno partecipato ad una riunione segreta senza precedenti a New York, indetta e condotta da” David Rockefeller, “per complottare la fine del dollaro USA”. [4]

La riunione segreta dei miliardari

La riunione a cui viene fatto riferimento è stata una riunione segreta, dove “una dozzina delle persone più ricche del mondo si sono riunite per un incontro privato senza precedenti dietro invito di Bill Gates e Warren Buffett per parlare di regalare denaro”, tenutasi presso la Rockefeller University, e che comprendeva noti filantropi come Gates, Buffett, il sindaco di New York Michael Bloomberg, George Soros, Eli Broad, Oprah Winfrey, David Rockefeller senior e Ted Turner. Uno dei presenti ha affermato che “non era segreta”, ma che “doveva essere un incontro tra colleghi e amici. Era una cosa di cui si parlava da tempo. Bill e Warren speravano di poterlo fare occasionalmente. Hanno mandato gli inviti e la gente è venuta”. L’editore del Chronicle of Philanthropy Stacy Palmer ha detto: “considerata la gravità dell’economia in questi tempi, non credo che sia una sorpresa che questi filantropi si siano incontrati”, e che “tipicamente non si incontrano per scambiarsi consigli tra loro”. Ad ospitare la riunione sono stati Buffet, Gates e David Rockefeller.

Il quotidiano inglese The Times ha riportato che questi “influenti miliardari si sono riuniti in segreto per considerare come potrebbe essere impiegata la loro ricchezza per rallentare la crescita della popolazione mondiale” e che “hanno parlato di unire le loro forze per superare gli ostacoli politici e religiosi al cambiamento”. È interessante che “l’informale sessione pomeridiana è stata così discreta che ad alcuni assistenti dei miliardari è stato detto che si trovavano a dei ‘briefing di sicurezza’. Inoltre “i miliardari hanno avuto ciascuno 15 minuti per presentare la causa a loro più a cuore. Durante la cena hanno discusso come avrebbero potuto mettersi d’accordo su una ‘causa generale’ che potesse sfruttare i loro interessi”, e quello che è stato deciso è che “erano d’accordo che la priorità era la sovrappopolazione”. Infine “è emerso il consenso a sostenere una strategia che affrontasse la crescita della popolazione come una minaccia potenzialmente disastrosa per l’industria, l’economia e l’ambiente”, e che “devono rimanere indipendenti dalle agenzie governative, che sono incapaci di prevenire quel disastro che tutti vediamo all’orizzonte”. Uno dei presenti alla riunione ha detto che “volevano parlare da ricco a ricco senza doversi preoccupare che qualsiasi cosa che dicessero finisse sui giornali, facendoli apparire come un’alternativa al governo mondiale”.

Fonte: http://www.comedonchisciotte.org

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