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Visualizzazione dei post da 2011

Riforma della giustizia: le novità

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SEPARAZIONE CARRIERE. La legge assicurerà la separazione di giudici e Pm. I primi costituiscono un «ordine autonomo e indipendente da ogni potere e sono soggetti soltanto alla legge», i secondi sono invece un «ufficio» organizzato secondo «le norme dell’ordinamento che ne assicurano l'indipendenza». OBBLIGO AZIONE PENALE. Il Pm continuerà ad avere l'obbligo di esercitare l'azione penale ma «secondo i criteri stabiliti dalla legge». RESPONSABILITÀ DEI PM. Le toghe potranno essere chiamate a rispondere di tasca propria dal cittadino per errori commessi, come avviene per i medici o per i funzionari della P.A. E infatti la bozza prevede che i magistrati sono «direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione dei diritti, al pari degli altri funzionari e dipendenti dello Stato». Si aggiunge poi che «nei casi di ingiusta detenzione o di altra indebita limitazione della libertà personale, la legge regola la responsabilità civile dei magistrati». DOPPIO CSM. Ci sarà un Cs

Il treno nucleare. I fatti, la verità

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In un silenzio mediatico assordante, è accaduto un fatto che sarebbe stato degno delle più grandi manifestazioni di piazza NAZIONALI, e cioè un treno carico di scorie radioattive che passa suu una normale linea ferroviaria per il centro di Torino e in tutti i paesi della Vallesusa. Il primo di una lunga serie di treni, dieci per l’esattezza, che passeranno in quel territorio nell’arco dei prossimi due mesi, che fanno avanti e indietro tra Italia e Francia, dove verranno ri-processate le barre di combustibile per poi estrarre il plutonio e poi nuovamente solidificate e rispedite in Italia. I combustibili emettono degli irraggiamenti molto penetranti (irraggiamenti gamma e neutroni), che “sono fermati” solo parzialmente dalle “corazze” dei containers di trasporto. Queste radiazioni si propagano a parecchie decine di metri dal vagone ed espongono a radiazioni ionizzanti le persone che si trovano in prossimità. I cittadini della Val di Susa non potevano certo fermare un treno come quello,

Legittimo impedimento: la Consulta opta per una parziale bocciatura

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ROMA - Una bocciatura parziale del provvedimento: questa la decisione della Consulta dopo la lunga camera di consiglio di oggi. La Corte ha infatti optato per la bocciatura di alcune parti mentre lascia all'interpretazione dei giudici, volta per volta, la decisione finale sulla natura dell'impedimento. In particolare la Consulta ha bocciato la certificazione dell'impedimento da parte di Palazzo Chigi e l'obbligo del giudice di rinviare la sentenza fino a sei mesi. Riguardo invece il comma 1 del provvedimento la Corte ha optato per un'interpretazione: sarà dunque il giudice che valuterà l'impossibilità per premier e ministri di partecipare all'udienza a causa di impegni relativi alla carica istituzionale, cioè quando questi ultimi risulterebbero "legittimo impedimento".