Juve, un Agnelli torna presidente


TORINO - Un Agnelli torna alla presidenza della Juventus. L'ultimo fu Umberto, quasi 50 anni fa, il prossimo sarà il figlio Andrea. La notizia, trapelata durante l'assemblea della Exor, società che detiene il pacchetto di maggioranza del club bianconero, è ora ufficiale E' stato lo stesso John Elkann a chiedere al cugino Andrea, 34 anni, di assumere la presidenza del club.
"E' la dimostrazione che la famiglia è unita -dichiara John Elkann, appena nominato presidente della Fiat - è vicina alla squadra e continua con il suo impegno. Ho chiesto ad Andrea di diventare presidente, è un segno di continuità". Blanc resterà come amministratore delegato e continuerà a gestire la parte sportiva. Sembra ormai certo l'arrivo di Benitez in panchina. "Andrea Agnelli - dice John Elkann - garantisce impegno personale e competenza".
Il ritorno di un Agnelli alla presidenza, anche dal punto di vista simbolico, ha un significato enorme per i tifosi della Juventus. Le fortune del club bianconero sono infatti indissolubilmente legate a quelle degli Agnelli a partire dagli anni '20. Al nome di Edoardo Agnelli, alla guida della società dal 1923 al 1935, è legato il primo grande ciclo vincente della storia juventina, quello dei 5 scudetti consecutivi, del famoso trio difensivo Combi-Rosetta-Calligaris, dell'attaccante Orsi, del mediano Monti. Dopo la guerra fu Gianni Agnelli ad assumere la presidenza del club, seguito dal fratello Umberto, al quale è legato un altro straordinario ciclo, quello di Sivori, Charles, Boniperti. Quindi, dopo quasi 50 anni durante quali il cordone Juventus-Agnelli non si è mai spezzato, tocca ad Andrea.
Che ha sempre seguito la squadra, spesso anche in trasferta, come nella semifinale del '96 a Madrid. La Juve vinse poi ai rigori a Roma contro l'Ajax. Anche la madre Allegra, moglie di Umberto, è stata sempre vicina alla squadra e alla società. Fisso il suo posto in tribuna d'onore al Comunale e al Delle Alpi, una fila piu' su dell'Avvocato.

Per il mercato alla nuova Juve mancano due tasselli. Il primo dovrebbe essere Beppe Marotta nel ruolo di direttore generale, l'altro è quello del tecnico. In tal senso, lo stesso Rafa Benitez frena circa le ipotesi del suo arrivo, nel corso della conferenza stampa di presentazione della gara di ritorno della semifinale di Europa league tra il Liverpool e l'Atletico Madrid: "Non mi piacciono le speculazioni sul mio futuro - ha detto Benitez, legato ai Reds fino al 2014 -. Vorrei leggere sui giornali notizie sulle competizioni, sui gol o sulle fantastiche prestazioni dei giocatori. Ma non posso controllare tutto. Il mio futuro è la partita con l'Atletico Madrid. Dobbiamo concentrarci su questa partita e cercare di vincerla per il bene del club".

Fonte: http://www.repubblica.it

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