Governo battuto alla Camera, salta il decreto salva-liste















Il governo é stato battuto nell'aula della Camera su un emendamento del Pd al decreto salvaliste, a cui la maggioranza aveva dato parere negativo. L'emendamento é soppressivo di tutto il testo, quindi il provvedimento decade. La seduta é stata sospesa, dopo lunghi applausi dai banchi dell'opposizione.
L'approvazione dell'emendamento presentato dal capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali, Gianclaudio Bressa, e altri deputati Pd, ha spiegato la presidente di turno, Rosy Bindi, comporta, infatti, la reiezione dell'intero provvedimento. Dunque non si passerà alla votazione degli articoli e dell'intero testo. Lo scarto di voti con cui é stato soppresso il salvaliste é stato di soli 8 voti. I sì all'emendamento soppressivo del Pd sono stati 262, i no 254.
Troppe assenze nelle file della maggioranza. «Mi dispiace che si è andati sotto una votazione così delicata», ha detto il vicepresidente dei deputati del Pdl, Italo Bocchino, «le assenze della maggioranza? Ormai è un problema endemico». Il voto alla Camera che ha bocciato il decreto salva-liste, ha commentato il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, è «una sconfitta politica per la maggioranza e il Governo: aggiungendo pasticcio a pasticcio, finiscono vittime della loro stessa arroganza».
Il provvedimento, fortemente contestato dall'opposizione che lo aveva giudicato incostituzionale, era stato emanato dal governo in occasione delle ultime elezioni regionali, varato dal Consiglio dei ministri il 5 marzo scorso per sanare la questione dell'esclusione della lista Pdl a Roma e quella di Formigoni in Lombardia. «Con decreto legge - ha sottolineato Bressa - non si possono cambiare le regole elettorali a competizione già aperta. Abbiamo sventato un vero e proprio attentato alle regole fondamentali di ogni democrazia. Ma, poiché riteniamo che la volontà popolare che si è espressa il 28 e il 29 marzo debba essere garantita, siamo disponibili da subito a votare un disegno di legge che salvi gli effetti del decreto».
La discussione generale sul decreto legge aveva preso il via questa mattina in aula alla Camera. Già il 16 marzo l'assemblea di Montecitorio aveva bocciato, per pochi voti di scarto, le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Pd, Idv e Udc.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com

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