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Riforma della giustizia: le novità

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SEPARAZIONE CARRIERE. La legge assicurerà la separazione di giudici e Pm. I primi costituiscono un «ordine autonomo e indipendente da ogni potere e sono soggetti soltanto alla legge», i secondi sono invece un «ufficio» organizzato secondo «le norme dell’ordinamento che ne assicurano l'indipendenza». OBBLIGO AZIONE PENALE. Il Pm continuerà ad avere l'obbligo di esercitare l'azione penale ma «secondo i criteri stabiliti dalla legge». RESPONSABILITÀ DEI PM. Le toghe potranno essere chiamate a rispondere di tasca propria dal cittadino per errori commessi, come avviene per i medici o per i funzionari della P.A. E infatti la bozza prevede che i magistrati sono «direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione dei diritti, al pari degli altri funzionari e dipendenti dello Stato». Si aggiunge poi che «nei casi di ingiusta detenzione o di altra indebita limitazione della libertà personale, la legge regola la responsabilità civile dei magistrati». DOPPIO CSM. Ci sarà un Cs

Il treno nucleare. I fatti, la verità

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In un silenzio mediatico assordante, è accaduto un fatto che sarebbe stato degno delle più grandi manifestazioni di piazza NAZIONALI, e cioè un treno carico di scorie radioattive che passa suu una normale linea ferroviaria per il centro di Torino e in tutti i paesi della Vallesusa. Il primo di una lunga serie di treni, dieci per l’esattezza, che passeranno in quel territorio nell’arco dei prossimi due mesi, che fanno avanti e indietro tra Italia e Francia, dove verranno ri-processate le barre di combustibile per poi estrarre il plutonio e poi nuovamente solidificate e rispedite in Italia. I combustibili emettono degli irraggiamenti molto penetranti (irraggiamenti gamma e neutroni), che “sono fermati” solo parzialmente dalle “corazze” dei containers di trasporto. Queste radiazioni si propagano a parecchie decine di metri dal vagone ed espongono a radiazioni ionizzanti le persone che si trovano in prossimità. I cittadini della Val di Susa non potevano certo fermare un treno come quello,

Legittimo impedimento: la Consulta opta per una parziale bocciatura

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ROMA - Una bocciatura parziale del provvedimento: questa la decisione della Consulta dopo la lunga camera di consiglio di oggi. La Corte ha infatti optato per la bocciatura di alcune parti mentre lascia all'interpretazione dei giudici, volta per volta, la decisione finale sulla natura dell'impedimento. In particolare la Consulta ha bocciato la certificazione dell'impedimento da parte di Palazzo Chigi e l'obbligo del giudice di rinviare la sentenza fino a sei mesi. Riguardo invece il comma 1 del provvedimento la Corte ha optato per un'interpretazione: sarà dunque il giudice che valuterà l'impossibilità per premier e ministri di partecipare all'udienza a causa di impegni relativi alla carica istituzionale, cioè quando questi ultimi risulterebbero "legittimo impedimento".

Pacchi bomba in ambasciate di Cile e Svizzera a Roma, due feriti

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Roma, 23 dic. (Apcom) - Due pacchi bomba sono esplosi nelle ambasciate della Svizzera e del Cile a Roma, facendo due feriti. Un falso allarme è arrivato dalla sede diplomatica dell'Ucraina in via Guido d'Arezzo, sempre nella capitale. Nella rappresentanza diplomatica elvetica nel quartiere Parioli lo scoppio ha fatto un ferito grave: un 50enne svizzero, addetto alla corrispondenza, è stato colpito alle mani ed è stato trasportato in codice rosso al policlinico Umberto I. A causa dell'altro ordigno, esploso nella sede della sede diplomatica del Cile, a via Po una persona è rimasta ferita sempre alle mani ma non è grave seppure in ospedale. "Ci sono delle piste di carattere internazionale - ha spiegato il sindaco Gianni Alemanno - che stanno seguendo gli inquirenti. E' una vicenda che non ha nulla a che vedere con il contesto romano". L'ambasciatore svizzero a Roma, Bernardino Regazzoni, ha dichiarato che "nessuna rivendicazione" è giunta alla sede

Università, lettera degli studenti "Napolitano non firmi la legge"

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ROMA - «Vogliamo però interloquire con chi ha detto, in questi giorni, che bisogna ascoltare il nostro disagio, perciò domani una nostra delegazione porterà una lettera al Presidente Napolitano». Lo annunciano in una lettera aperta «gli studenti e le studentesse della Sapienza in mobilitazione». Una lettera indirizzata al Prefetto, al Sindaco e al Questore di Roma con cui chiedono l’autorizzazione alla manifestazione ponendogli però la domanda: «siete disposti a garantire il diritto di manifestare?» A un giorno dall’approvazione del dl Gelmini- approvazione che arriverà domani, dopo una lunga giornata di bagarre in Senato- gli studenti chiedono che sia garantita la possibilità di sfilare. «Rispetto queste posizioni, ma noi andiamo avanti. Il ddl deve passare quanto prima per dare alle università regole certe, per riaprire i concorsi e utilizzare le risorse che abbiamo recuperato», ha detto la Gelmini. Roma è blindata: le autorità hanno disposto più uomini rispetto al 14 dicembre scorso

Bomba metropolitana Roma: ordigno esplosivo trovato alla stazione Rebibbia della linea B

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ROMA / E’ stato trovato un ordigno esplosivo su uno dei vagoni della metropolitana B a Roma. La notizia è stata diffusa dalle agenzie intorno alle 14.15: LA STAZIONE REBIBBIA, MAPPA Il ritrovamento intorno alle 10 del mattino alla stazione di Rebibbia. Lo riferisce l’Atac. L’ordigno è stato trovato presso il cosidetto “binario tronchino”, l’area in cui vengono effettuate le manovre dei treni. Sul posto sono giunti i soccorritori. E’ stato constata l’effettiva pericolosità dell’ordigno e la potenzialità esplosiva. La notizia piomba in giorni molto tesi dopo gli scontri dello scorso 14 dicembre. L’ordigno poteva esplodere. Lo conferma il Sindaco Alemanno. A trovarlo un dipendente dell’Atac che si è accorto di un oggetto sospetto all’interno del primo vagone. L’ordigno era contenuto in una busta di plastica, posizionata sotto un sedile. Dentro, una scatola con due tubi, polvere pirica e un comando per farla esplodere a distanza. In queste ore vengono osservati i filmati delle telecamere d

Iran: trema la terra, morti e centinaia di feriti

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IRAN - Almeno sette persone sono rimaste uccise e 24 ferite in un terremoto che ha colpito ieri sera il sud-est dell'Iran. Lo riferisce l'agenzia Isna, sottolineando che il bilancio potrebbe pero' aggravarsi, perche' numerosi villaggi hanno subito distruzioni tra il 20 e il 100 per cento. Il sisma, di intensita' 6,5 gradi sulla scala Richter, ha avuto il suo epicentro nei pressi della citta' di Hosseinabad, nella provincia di Kerman, ed e' avvenuto alle 22:12 ora locale (le 19:42 in Svizzera). Nella provincia di Kerman si trova anche la citta' di Bam, rasa al suolo nel dicembre del 2003 da un terremoto che provoco' circa 30mila morti. ''Considerate le dimensioni dei danni, il numero dei morti sembra destinato ad aumentare'', ha detto all'agenzia Irna il governatore generale della provincia, Esmail Najjar. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, ha aggiunto Najjar, per estrarre persone che sono rimaste intrappolate sotto le