Voci dalla Spagna: chiesti all'Ue aiuti per 280 mld di euro


Stamane ancora turbolenze sul fronte monetario internazionale. Ha scatenare queste turbolenze sembra essere stata la cancelliera tedesca Angela Merkel a proposito degli aiuti per placare il deficit pubblico greco.
Josè Luis Rodriguez Zapatero, Primo Ministro spagnolo, è stata invece l’altra faccia della medaglia che ha risposto violentemente alle dichiarazioni date dalla Germania.
Pare infatti che le parole dette dalla Merkel, coadiuvate e sostenute dal ministro delle Finanze Wolfgang Schaüble, dichiaravano qualche giorno fa che il controllo delle finanze degli Stati a rischio sarebbe stata la soluzione migliore.
Quindi le insolvenze controllate tanto citate dalla Merkel e indirizzate a favore dei Paesi di Eurolandia, hanno invece scatenato l’effetto contrario sui mercati azionari, soprattutto riguardanti i Paesi aventi l’Euro.
Zapatero infatti, dopo aver notato il crollo dell’Euro in borsa e l’alto deficit di 5,4% dei mercati di Madrid, ha subito additato la cancelliera di parole avventate e sconsiderate, aggiungendo che la Spagna ritiene giusta una scusa pecuniaria pari a 280 miliardi di dollari.
Nonostante tutti i cali della borsa e le minacce teoriche di sparizione dell’Euro, Zapatero è fiducioso. Pensa che sia la Spagna, in bilico economico, che il Portogallo ormai in deficit, si risolleveranno dal loro debito.
Il Primo Ministro spagnolo a concluso dicendo che il fattore Grecia non è un cancro che si sta espandendo nei Paesi dell’Euro, ma un caso isolato da placare tempestivamente, per prevenire danni futuri. Al momento nessun danno vicino si sta auspicando.
Intanto però, partendo dal Fondo Monetario Internazionale che addita le parole dette come infondate, colpevole di non aver agito come da copione quando il Wall Street Journal aveva pronosticato questo paesaggio economico durante la notte sul mercato asiatico, e arrivando sempre alla Grecia che rischia grosso, contando che i 110 miliardi messi a disposizione potrebbero non bastare, il mondo della borsa non vive momenti felici.
Conclude il panorama economico delle piccole indiscrezioni di Gregorio de Felice, responsabile di studi e ricerche di Intesa San Paolo, confermando che la situazione della Spagna non è come quella greca e che il suo debito sta scatenando un nervosismo generale e una caccia indelicata al debito, provocando ripercussioni effettive sui mercati.

Fonte:http://www.newnotizie.it

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