Yahoo vira verso il crowdsourching e acquisisce Associated Content


Tra i 90 e i 100 milioni di dollari. Questa la cifra spesa da Yahoo per l'acquisizione di Associated Content, un popolare sito di citizen journalism che in cinque anni ha raccolto qualcosa come due milioni di articoli e circa 300mila contributors. Il funzionamento del sito è semplice: si crea del contenuto originale (articoli, video, immagini o audio) su qualsiasi argomento; ci si connette così con un'audience di 30 milioni di visitatori mensili e si guadagna denaro ogni volta che il contenuto è visto.
Che Yahoo stia rivedendo tutta la sua strategia a proposito del media business è ben noto da tempo. Ma questa notizia ha lasciato perlplessi molti addetti ai lavori. Da una parte l'interesse di gettarsi nel mondo in costante crescita del crowdsourching media è incentivato dal tentativo di contrastare Aol, molto impegnato ultimamente nel settore dei "demand media". Ma ciò non basta a convincere gli esperti e proprio sulla filosofia dei demand media ci sono le maggiori perplessità.
I concetti chiave di questo modo di creare contenuti sono: basso costo, spesso bassa qualità ma la possibilità di essere ottimamente indicizzati nei motori di ricerca. Una filosofia che si discosta anni luce dalla ricerca del contenuto online "con il pedigree" che aveva contraddistinto l'azienda di David Filo e Jerry Yang sin dal 1994, un brand su cui gli altri brand fanno affidamento.
Che ne sarà dello spettro della "qualità"? Per alcuni Yahoo è semplicemente interessata alla tecnologia della piattaforma di Associated Content. Una tecnologia che però da sola non vale 100 milioni di dollari.

Fonte: http://reporters.blogosfere.it

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