11 settembre: Cossiga diventa paladino dei complottisti di tutto il mondo


"Venendo da un rispettabile ex capo di stato, la dichiarazione di Cossiga che l'11 settembre sia stato un complotto e che questo sia un dato di fatto tra i servizi segreti di tutto il mondo rende molto difficile la sua pubblicazione sulla stampa dell'establishment poichè come centinaia di altri professionisti militari, politici, professori ed intellettuali non potrebbe essere trattato come un pazzo teorico della cospirazione" è la conclusione di un articolo comparso sul sito Global Research del Centre for Research on Globalization.
Le dichiarazioni di Francesco Cossiga in merito all'ultimo messaggio di Bin Laden definito dall'ex presidente della Repubblica un videomontaggio nelle quali afferma che "tutti gli ambienti democratici d'America e d'Europa, con in prima linea quelli del centrosinistra italiano, sanno ormai bene che il disastroso attentato è stato pianificato e realizzato dalla Cia americana e dal Mossad con l'aiuto del mondo sionista per mettere sotto accusa i Paesi arabi e per indurre le potenze occidentali ad intervenire sia in Iraq sia in Afghanistan" non sono state riprese come previsto dai media mainstream ma lo hanno reso un paladino dei complottisti.
Nel presentare Francesco Cossiga, Global Research gli assegna una patente di credibilità grazie al suo ruolo nel portare alla luce l'Operazione Gladio, un'organizzazione clandestina promossa dai servizi d'informazione italiani e dalla NATO per contrastare un'eventuale invasione sovietica dell'Italia.
Già nel 2001, Cossiga, ricorda l'articolo, aveva espresso le sue tesi complottiste dichiarando che "solo una mente sofisticata" poteva aver pensato l'attacco "con enormi mezzi non solo per reclutare kamikaze fanatici ma anche personale specializzato".

Fonte: http://vistidalontano.blogosfere.it

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